Posso fare Pole Dance?

Io una Poledancer, possibile?

“Ma io posso fare pole dance?”

Questa è la domanda che ci poniamo più spesso, ancor prima di provare.

E’ la nostra insicurezza che parla, non siamo sicure che il nostro corpo o la nostra attitudine, ma principalmente il nostro corpo, siano adatte a questa disciplina. Immaginiamo la pole dance uno sport per donne bellissime, sensuali, giovani e senza difetti, pensiamo che senza queste qualità non valga neanche la pena di provare.

Analizziamo la pole dance da un occhio esterno, si pensa sempre che per iniziare bisogna avere o essere:

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  • Braccia muscolose

  • Corpo atletico

  • Flessibilità come un’atleta di ginnastica artistica alle olimpiadi

  • Avere già un buon controllo del proprio corpo

  • Grazia e sicurezza come una ballerina alla Scala

  • Essere ex ginnaste, ex danzatrici, insomma provenire da un altro sport altrettanto complesso e duro.

Vi dico subito che non è vero.

Chiunque può fare pole dance, l’unico requisito è avere un certificato medico che attesti la vostra buona salute e capacità fisica di fare attività fisica. Come in ogni impresa i risultati che otterrete dipenderanno dalla vostra buona volontà, ossia dalla vostra costanza e perseveranza, oltre che alla vostra disponibilità di tempo ed economica, perché c’è sempre un costo che bisogna essere capaci di sostenere.

Possiamo paragonare l’evoluzione del nostro corpo nel praticare quest’attività, alla conformazione ossea dei bambini che da un apparato scheletrico più cartilagineo diviene più osseo con il tempo; stesso concetto applicato alla pole, arriviamo tutti con un passato differente, ma con la nostra volontà possiamo iniziare il nostro cambiamento. Posso essere già uno sportivo o diventarlo.

Molte allieve che ho avuto, non avevano un passato atletico, ma ora posso dire che lo sono diventate. Cos’è un atleta per me?

Qualcuno che pratica regolarmente sport, che si impegna e che ama quello che fa.

Cosa possiamo guadagnare praticando questa disciplina:

  • Salute mentale e fisica, scarichiamo lo stress e sosteniamo il nostro corpo;

  • Divertimento, non è il solito allenamento, è un qualcosa di più, ci diverte farlo;

  • Gruppo, per quanto possiate avere esercizi individuali, si condivide l’esperienze con le compagne di corso, si crea una catena di sostegno;

  • Crescita della propria autostima e consapevolezza del proprio valore.

La pole dance è un allenamento fisico che coinvolge tutto il corpo, è stimolante e seducente allo stesso tempo, direi anche insidioso tanto che non ci rendiamo conto della fatica fisica, se non a fine allenamento e questa non ci ferma, anzi ci motiva a dare di più.

Ricordiamoci che lo sport è amico di una vita sana, se associamo una buona alimentazione, dei ritmi sani avremo un rendimento migliore. E’ importante considerare con oggettività lo scopo del vostro impegno, se è uno sfogo, un luogo per svagarvi e ricaricare le batterie o se aspirate a renderlo la vostra professione, che non vuol dire solo diventare istruttore, ma è anche possibile applicarsi in previsione di una o più competizioni.

Si ritorna bambine, si gioca con il corpo, con la sua flessibilità e forza, si cerca di migliorare la prima e potenziare la seconda, ma sempre con sottigliezza, perché l’obbiettivo è raggiungere una figura, un esercizio che vi sembrano al primo impatto impossibili, ma che con il procedere del vostro percorso sembrano sempre più raggiungibili, a volte rimangono un sogno, altre volte ci si arriva.

Il fascino è questo: rendere accessibili traguardi inizialmente inimmaginabili. Come si è soliti dire, le sfide sono il pane della vita.

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Le difficoltà e gli obbiettivi comuni danno vita a nuove relazioni, legami; ci si allena individualmente, ma con il supporto delle compagne. Persone apparentemente diverse unite da un interesse comune, possiamo avere età, gusti e generi diversi, ma nell’apprendimento siamo tutti uniti. A lezione ci denudiamo, perdiamo le nostre corazze e le nostre difese, le differenze si livellano, lo specchio ci rimanda la nostra immagine dura e cruda. Qui inizia il nostro percorso di accettazione e autostima, siamo costretti a vederci allo specchio con un top e una coulotte, vedere il nostro corpo senza poterci nascondere dietro i vestiti, ci valutiamo, ci soppesiamo solo sull’aspetto fisico, con il passare del tempo comprendiamo che ogni parte del nostro corpo anche se non perfetta ci compone, non vediamo più l’involucro, ma le potenzialità; cosa ci può dare il nostro corpo? Cosa posso raggiungere, cosa posso eseguire? Queste sono le domande che vi fate guardandovi.

L’estetica perde il suo peso, non ci preoccupiamo di essere sempre perfettamente depilate, del trucco, dei capelli o anche dell’eventuale cordino che può spuntare dai pantaloncini, la nostra apparenza acquista importanza solo se dobbiamo girare un video o prepararci per un’esibizione; un filmato che verrà visto anche da chi non è nel nostro mondo, perché sì ragazze e ragazzi quando incominciate pole dance, entrate in un altro mondo.

Personalmente trovo ogni allievo affascinante, sono delle tele da interpretare e dipingere, bisogna individuare punti di forza e debolezze, pregi e difetti che potrebbero agevolare il percorso di apprendimento come rallentarlo. Siamo individui che per crescere necessitiamo di un percorso su misura, A può funzionare con B, ma magari con C no. E’ compito dell’insegnante avvicinarvi ai vostri obbiettivi, sia ben chiaro non sono maghe, se non cooperate nel processo non riuscirete.

Lasciatemi inoltre precisare che il vostro fisico o la vostra età non è una discriminante, ci sono esempi eclatanti di giovani donne, anche non pesi forma come Emma Haslam, che con una leggiadria sul palo non indifferente, aggraziate e leggere, sembrano sfidare la gravità, elastiche e forte non solo nel copro, ma anche mentalmente. Come non pensare poi alla Sig.ra Tomoko? Alla modesta età di 70 anni esegue una bellissima performance di pole dance all’Italia’s Got Talent , direi che entrambe sono riuscite a sfidare e vincere gli stereotipi e a far riflettere la gente.

Loro sono i miei modelli, non si fanno vincere dall’opinione altrui, non si vergognano e sono sicure di sé. Esprimono le proprie passioni in barba a chi le ha reputate troppo in carne o troppo vecchie. Non abbiate vergogna di fare vedere che esistete, a discapito dei pregiudizi altrui, seguite la vostra testa e se è il caso andate controcorrente.

Un uomo può fare pole dance?

Certo, è un’attività fisica praticabile da entrambi i sessi.

L’idea comune in Italia è che la pole sia uno sport solo al femminile, perché non si è ancora compreso l’impegno e la fatica dietro ad un’esibizione apparentemente facile. Ci sono tanti uomini etero e non, che praticano pole dance, vi cito alcuni esempi che ammiro e seguo: Dmitry Fedotov, Dimitry Politov, Amedeo Amantino Cohen, potrei citarne ancora, ma mi fermo qui. Questo per dirvi che sì, anche un uomo può fare pole dance.

Ci sono persone che sono più portate per praticare pole dance?

Sì, ci sono. Se arrivo dal mondo della ginnastica o della danza parto avvantaggiata, ma alla fine ci sono sempre due strade per il successo, la perseveranza e il talento. Possiamo avere un atleta talentosa, ma senza passione, che abbandonerà e ne uscirà quindi sconfitta; abbiamo invece un’allieva che non ha mai fatto sport, ma appassionata ed assidua nei suoi allenamenti, allora lì avremo una campionessa di vita.

Concludo dicendo che se giudicate di non poter fare pole dance, ancor prima di provare, ebbene state perdendo qualcosa. Sono la scoperta e l’innovazione che caratterizzano il mondo, pensate a dove saremmo se avessimo pensato “no, questo è impossibile”; solo dopo aver provato, potrete dire “questo non fa per me” oppure “meno male che ho avuto il coraggio di osare”.

Fatemi sapere se il mio articolo vi è stato d’aiuto e se avete dubbi o domande scrivetemi, lo apprezzo.

Alla prossima

Ilaria Casale

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